Parco Sculture

Ripe San Ginesio

La collezione della Pinacoteca Comunale si completa esternamente con le sculture in ferro ed in legno installate all’esterno, in equilibrio con il contesto paesaggistico, realizzate da artisti contemporanei. Tra loro, U. Peschi, W. Tulli, R. Torregiani, S. Craia, L. sguanci, N. Rocchetti, R. Barisani, A. Casciello, S. Piermarini, S. Lovaglio, E. Del Bianco, L. Ferretti, V. Amadio.Tale peculiarità conferisce a Ripe San Ginesio la denominazione di “Città d’Arte Contemporanea”.

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Pinacoteca comunale

Penna San Giovanni

La Pinacoteca Comunale di Penna San Giovanni nasce all’interno dell’ex Chiesa di Sant’Antonio Abate, la quale giunge a oggi solo con il robusto campanile posto a lato, costruito sul basamento di un’antica casa-torre medievale, ed una galleria aperta con colonnato che permette l’accesso all’edificio.

Al suo interno ospita una ricca collezione d’arte contemporanea, nella quale si possono scorgere alcuni tra i nomi di maggior rilievo nel ‘900 italiano e alcune opere antiche di grande valore.

 

 Opere d’arte particolarmente rilevanti

PinacotecaComunale

Municipal art gallery

Penna San Giovanni

The Municipal Art Gallery of Penna San Giovanni originated inside the former Church of Saint Anthony the Abbot, of which today only remains the robust bell tower on the side, built on the base of an ancient medieval tower house, and an open arcade with colonnade that allows access to the building.

Inside it houses a rich collection of contemporary art, where you can see works of some of the most important names of the Italian 1900’s.

Farm Farfalla Museogiardino

Cessapalombo

Un museo multimediale dedicato ai Lepidotteri nella Casa e Giardino delle Farfalle.
La struttura si compone inoltre di una serra per osservare dal vero il ciclo vitale di farfalle e falene e un giardino di 12000 mq, suddiviso in numerosi spazi ed ambienti, ricco di piante spontanee, officinali ed aromatiche.

Poltrona Frau Museum

Tolentino

Fondato ed allestito nel 2013 per celebrare i 100 anni dell’azienda, il Museo si espande per una superficie di 1400 mq. Il Poltrona Frau Museum è uno spazio vivo e aperto, disegnato da Michele De Lucchi. Rigorosa architettura industriale ricavata all’interno degli stabilimenti di Poltrona Frau. In esposizione una collezione di arredi, disegni, immagini, materiali mai esposti prima al pubblico. Design ed Intelligenza delle Mani sono i protagonisti dell’allestimento.

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Palazzo Claudi

Serrapetrona

Un antico palazzo, sito nel centro storico del paese, restaurato e riaperto al pubblico nel 2012, divenuto sede marchigiana della Fondazione Claudi e importantissimo centro culturale di Serrapetrona.
Al suo interno sono esposte due mostre:

Museo Presepistico

Tolentino

Costruito con tecnica artigianale marchigiana nella specifica tradizione agostiniana di Tolentino,il presepio si sviluppa su 100 mq di estensione e 25 mt di profondità.

Raccolta Archeologica

Tolentino

Il Museo conserva una raccolta di reperti archeologici provenienti dalla città romana di Urbs Salvia.

Palazzo Parisani Bezzi

Tolentino

Nel centro storico della Città, in via della Pace, si trova il Palazzo Parisani – Bezzi. Ricostruito su di un edificio più antico nel XVII secolo è stato per molti secoli di proprietà della famiglia nobile dei Parisani. L’intero stabile è stato recentemente interessato da un complesso e completo intervento di restauro conservativo e da lavori di ristrutturazione. Infatti sono stati interamente recuperati tutti gli ampi ambienti del piano nobile ed i locali del secondo piano. Palazzo Parisani – Bezzi ospitò diverse personalità ma è divenuto famoso per aver accolto, dal 16 al 19 febbraio del 1797, Napoleone Bonaparte. Il giovane condottiero francese, al termine della Campagna d’Italia, sottoscrisse, nella sala gialla, con i delegati della Santa Sede inviati da Papa Pio VI, il Trattato della Pace di Tolentino. Ancora oggi è possibile visitare le stanze occupate da Napoleone, con i mobili ed i suppellettili dell’epoca. Di particolare rilevanza la piccola sala che conserva le sedie, le consolle, le specchiere ed il piccolo tavolo dove fu sottoscritto e firmato il Trattato di Pace, che reca ancora le macchie di inchiostro del calamaio più volte rovesciato durante le trattative da Napoleone. Ironia della sorte, Palazzo Parisani – Bezzi ha anche ospitato nei primi giorni del maggio 1815 anche il Barone Federico Bianchi, comandante delle truppe austriache, che sconfisse, poche settimane prima di Waterloo, Gioacchino Murat, cognato di Bonaparte, nei pressi del Castello della Rancia, in quella che gli storici ancora oggi chiamano la Battaglia di Tolentino e che viene considerato come il primo scontro combattuto per l’unità d’Italia. Oggi Palazzo Parisani – Bezzi recupera la sua vocazione museale ed a fianco delle Sale Napoleoniche, presenta spazi adeguati ad accogliere mostre, esposizioni ed eventi.

Museo Internazionale della Caricatura

Tolentino

Il Museo della Caricatura, prima istituzione culturale del genere in Italia e nel mondo, è oggi universalmente riconosciuto come un fondamentale riferimento per gli artisti, i critici, gli studiosi e tutti gli appassionati del settore.

Museo dell’Arciconfraternita del SS. Cuore di Gesù

Tolentino

Il Museo contiene materiale di grande valore storico-artistico relativo alla arciconfraternita. Molti i manoscritti, le lampade votive, gli ostensori e circa 3000 immaginette devozionali databili dal ‘600 ad oggi.

Museo della Civiltà Contadina

Tolentino

Il Museo raccoglie attrezzi della cultura contadina della zona di Macerata.

Museo del Santuario

Tolentino

Il Museo contiene una preziosa raccolta di ceramiche di varie epoche (XVI-XIX sec.), provenienti dalle Marche, dall’Abruzzo, dalle officine senesi, umbre e liguri e conserva una raccolta di circa 400 tavolette votive dedicate a San Nicola. Le più antiche risalgono alla fine del ‘400, le più recenti alla fine dell’800. Presente inoltre una notevole collezione di opere d’arte e pregevoli dipinti.

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Museo Pinacoteca d’Arte Sacra Contemporanea

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

Serrapetrona

Attualmente inagibile in seguito al sisma del 2016

Un antico palazzo del centro storico, di interesse storico come struttura architettonica, proprietà della parrocchia di San Clemente, è divenuto Museo d’Arte Sacra Contemporanea e Galleria d’Arte.

Museo Dell’Uomo

Nell’anno 1995 l’amministrazione comunale ristruttura una antica torre di guardia del XII sec., situata all’ingresso del vecchio castello a fianco della piazza, con le rispettive buche dove uscivano le canne di cannone. All’interno della torre, grazie all’opera di Rinaldo Antolini, volontario locale, fu messo a punto un piccolo museo con gli strumenti di lavoro caratteristici dell’età pre-industriale: attrezzi artigianali ed agricoli, manichini con costumi, forche in legno, una seminatrice azionata a mano, macine a mano per farro, tornio a pedale, torchi, strumenti del medico condotto dei primi del Novecento.

Museo Archeologico Aristide Gentiloni Silverj

Tolentino

Il museo civico archeologico di Tolentino, istituito nel 1882 con delibera comunale del 30 settembre, è dedicato al suo fondatore il Conte Aristide Gentiloni Silverj (1844-1936) Regio Ispettore degli Scavi e Monumenti per la provincia di Macerata dal 1880.

Pinacoteca Comunale

Sarnano

La Pinacoteca contiene opere d’arte molto importanti, tra cui “L’Ultima Cena” di Simone De Magistris, una “Crocefissione” di Stefano Folchetti del 1513 e una “Madonna Adorante il Bambino con Angeli Musicanti” di Vittore Crivelli. Il nucleo principale della pinacoteca Civica di Sarnano è costituito dalle opere pervenute al Comune dal passaggio dei beni del convento dei Francescani e di altri conventi per effetto della soppressione degli organi religiosi a seguito del decreto Valerio del 1861.

Museo delle Armi

Sarnano

La collezione è situata al piano terra del palazzo Comunale sorto nel 1328 (ex-convento dei Francescani, in seguito dei Filippini). Nel Museo sono allestite singolari collezioni di armi: la prima comprende circa 500 armi antiche da guerra e da caccia, dal ‘500 all’ultima guerra mondiale.

Museo dell’Avifauna delle Marche collezione “Brancadori”

Sarnano

Il Museo comprende circa 867 esemplari di uccelli imbalsamati appartenenti a specie ancora rinvenibili nell’area dei Sibillini e in quella più vasta dell’Appennino centrale. I reperti, recentementi sottoposti ad interventi di restauro, costituiscono una testimonianza della grande varietà della fauna ornitologica marchigiana.

 

Per l’orario di apertura e tutte le informazioni consultare il seguente link:

https://www.sarnanoturismo.it/arte-e-cultura-sarnano/

Museo del Martello collezione “Sergio Masini”

Sarnano

Nel Museo è documenta la storia del martello nell’utilizzo quotidiano e nel lavoro artigianale e industriale. Sono esposti martelli in bronzo, cristallo, cuoio, pietra e rame, pelle, acciaio e altri materiali.

Museo “Mariano Gavasci”

Sarnano

Mariano Gavasci, nato a Sarnano ha studiato a roma all’Accademia di Belle Arti.

Museo Civico

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

San Ginesio

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Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea

Ripe San Ginesio

La Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea di Ripe San Ginesio vanta significative testimonianze della contemporaneità integrate al territorio.
La ricca collezione nasce in seguito alle donazioni effettuate in occasione di “RipeArte”, esposizione a carattere contemporaneo allestita annualmente nei vicoli e nelle piazze del suggestivo borgo medievale dal 1982, grazie all’iniziativa di giovani pittori, scultori e abitanti appassionati.

Pinacoteca Comunale “S. Gentili”

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

San Ginesio

Il Museo si trova nell’ex Chiesa di San Sebastiano del XIV sec. e comprende una collezione di dipinti di Stefano Folchetti, Simone De Magistris e Vincenzo Pagani. Il Museo Civico “Scipione Gentili” allestito nell’ex chiesa di S. Sebasiano ( XIV secolo), edificio in puro stile romanico, alle spalle della Collegiata, si trova un’interessante serie di opere d’arte figurativa che vanno dalla seconda metà del Quattrocento al tardo Seicento, non esclusa parte del secolo XVIII.

Pinacoteca Civica “S. Gentili”

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

San Ginesio

Il Museo Civico “Scipione Gentili” allestito nell’ex chiesa di S. Sebasiano ( XIV secolo), edificio in puro stile romanico, alle spalle della Collegiata, si trova un’interessante serie di opere d’arte figurativa che vanno dalla seconda metà del Quattrocento al tardo Seicento, non esclusa parte del secolo XVIII.

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Pinacoteca Civica “Monsignor Armindo Ricci”

Monte San Martino

La Pinacoteca è costituita dalla collezione di Monsignor Armindo Ricci e comprende circa quarantasei oggetti tra dipinti e bassorilievi, arredi e paramenti sacri che risalgono al XVII secolo; una sezione dedicata ospita mostre temporanee di arte contemporanea.

La Pinacoteca Civica è situata all’interno di palazzo Ricci, dimora dell’importante famiglia dei Ricci, di cui il più illustre componente è Monsignor Armindo Ricci che nel XVII secolo rivestiva la carica ufficiale di Abbate della Diocesi di Fermo e di Canonico Onorario della Basilica Lateranense. Inoltre, Papa Clemente IX Rospigliosi gli conferì l’incarico di Sottodatario, ovvero colui che riscuoteva le tasse. Lo stretto legame con Roma è testimoniato anche dal fatto che la sua tomba si trova oggi in San Pietro in Montorio.

Museo delle Carbonaie e della Nostra Terra

Cessapalombo

Occupano il piano terra e semiterra del Palazzo Simonelli. Entrambi contengono una esauriente documentazione fotografica delle carbonaie ed alcuni oggetti in uso nell’antica tradizione contadina

Museo Parrocchiale San Salvatore

Cessapalombo

Il Museo ha sede in un’unica stanza di fianco alla chiesa S. Salvatore che risale al 1200; appartenente all’ex monastero fondato forse da S. Romualdo nel Sec. XI, ora in massima parte distrutto. Nel corso dei lavori di restauro è emersa una precedente struttura romualdina a quattro torri a impianto ravennate. Della chiesa precedente è rimasta una suggestiva cripta con affresco di Madonna con Bambino (1280 – 1330). Il museo vero e proprio è costituito esclusivamente da materiale di scavo rinvenuto nel corso del restauro; si tratta per lo più di frammenti di vasellame mai catalogati, probabilmente di ascendenza sia romana che paleocristiana.

Raccolta Parrocchiale di San Marco

Camporotondo di Fiastrone

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Museo di Arte Povera Contadina “Luigi Fagianella”

Caldarola

Nell’antico borgo medioevale di Vestignano, immerso nel verde dei monti Sibillini, si trova il piccolo museo privato di Arte Povera Contadina “Luigi Fagianella” fondato nell’agosto del 2006 dai coniugi Aurora e Betto Sclavi. L’obiettivo del museo è quello di far conoscere la vita quotidiana e il lavoro nelle campagne marchigiane del Novecento; gli oggetti esposti sono circa 1.500.

M.I.D.A.C – Museo Internazionale Dinamico di Arte Contemporanea

Belforte del Chienti

Nel Museo sono presenti tutte le forme espressive (pittura, scultura, fotografia, arte digitale, video-arte, ecc.) ed i lavori esposti sono stati realizzati da Artisti di tutto il Mondo.

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Antiquarium

Caldarola

Ogni giorno l’acqua del lago di Pievefavera lambisce la riva, scava, corrode gli strati di enorme interesse archeologico delle spiaggette naturali, dove tra ciottoli, i pescatori sostano sopra frammenti fittili: embrici, vasellame vario, pezzi di patene a vernice nera o rossa, frammenti di vasi falischi e ossa umane carbonizzate. Su tutto e tutti è passata la storia. Una storia che oggi è visibile all’interno del torrione esagonale adiacente alla chiesa di Pievefavera. Da ricordare due capitelli: uno barbarico, protoromanico, sfaccetato in rigida geometria; ha gli spigoli smussati con decorazioni a lancia. L’altro, di pietra chiara a tronco di piramide, ha le quattro facce scolpite a bassorilievo. Possiamo catalogarlo come pulvino o capitello a staffadi chiara impostazione bizantina.

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Museo Civico della Resistenza

Caldarola

Il Museo Civico di Caldarola comprende la Pinacoteca della Resistenza, una sezione dedicata alla Caldarola Sistina e sale per esposizioni temporanee. È stato inaugurato nel maggio 1996, dopo la ristrutturazione dei sotterranei del Palazzo dei Cardinali Pallotta, grazie alla preziosa collaborazione del pittore Manuel Campus di Spoleto, con l’aiuto del promoter art Luigi Querin di Tolentino, giovanissimo partigiano a Portogruaro a cui va il merito maggiore della ricchezza artistica del Museo, e di Eustacchio Montemurro già dirigente del Servizio Beni Culturali della Regione Marche.

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